giovedì 26 luglio 2012


26 Luglio 2012

DA MR PARKINSON A “SAGUARO”: IL NUOVO FUMETTO DI BONELLI

D’accordo, lo ammetto: Mister Parkinson m’ha rotto i cosiddetti  come non mai! E’ diventato un sorta di labirinto senza uscite e senza fili d’Arianna che possano accompagnarmi verso l’aria pura.. Il braccio destro s’inceppa dopo mezz’ora e quello sinistro tarda a sostituirlo, non so se per incapacità o  pigrizia o per dispetto, mentre il passo del podista scantona quasi subito alla prima salita. Per tutto questo ho chiuso il mio blog per quasi tre  mesi, per non sentirmi obbligato a sparlarne ancora.
Oggi l’ho riaperto perché uno dei miei vecchi amici più sinceri è rimasto solo,  dopo una vita piena di attività, di sport, di lavoro e di affetti sicuri. E’ vero, gli stanno vicini i figli e i nipoti, ma quando ti manca la compagna con cui hai costruito quasi l’intera tua vita, il vuoto diventa sempre più  profondo e non sai mai come risalire la china.
Io so che lui, comunque, ce la farà, perché conosco bene il mio amico Tonuccio. Siamo  stati compagni di scuola fin dalla prima media, poi anche alle superiori e all’università. Lui era la mia ala destra a cui era  facile affidare il pallone per portarla fino in rete come una saetta. Poi, a metà strada, alle Magistrali,  arrivò per lui Enza, che non gli cambiò la vita perché fu come se l’avessero vissuta insieme da sempre; però gliel’arricchì,  la riempì di  entusiasmi, di  vigorosa allegria e forse gli fece capire che il pallone è un gioco di passaggi, ma  anche di passaggio. Il che non gl’impedì di diventare responsabile del settore FGC giovanile  per molti anni.
Abbiamo salutato Enza per l’ultimo viaggio in una chiesa stracolma di amici che sembravano essere spariti nel chiasso di questi lunghi anni della prima vecchiaia e che sono riapparsi dal tempo per testimoniare l’addio ad una moglie, ad una mamma e ad un’amica che quando rideva con gli occhi e con il cuore, sapeva essere  una vera esplosone di gioia. Buon viaggio, Enza. Sarà difficile per tutti noi dimenticarti.
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Ma questi tre mesi sonno stati ricchi anche di avvenimenti positivi e per noi addirittura “epocali”. Mi riferisco in particolare alla nascita di un nuovo fumetto dell’Editore Bonelli, il cui terzo numero è uscito in edicola proprio ieri. Il nuovo personaggio si chiama “SAGUARO” e il suo creatore nonché sceneggiatore tuttofare è  Bruno Enna, mio figlio (modestamente parlando). Il fumetto in questione è l’ultimo nato in casa Bonelli, grazie soprattutto al gande Sergio, scomparso alcuni mesi fa, che ne ha caldeggiato da subito  la pubblicazione, suscitando l’attenzione di esperti e soprattutto di tantissimi appassionati, molti dei quali parlano addirittura del “nuovo Tex”. In effetti si tratta di un  nativo americano, un Navajo  dell’Arizona di nome Thorn, soprannominato “Saguaro”, che vuol dire “Grande Cactus”, le cui avventure sono ambientate nei favolosi Anni  ‘70.
Il nostro eroe, taciturno e spinoso,  dopo essere sopravvissuto alla disastrosa guerra del Vietnam, è rientrato con l’animo chiuso e il muso duro a Window Rock, con la sua motocicletta (che ha sostituito il cavallo texano) e la voglia di riprendersi la sua vita tra la sua gente: Finché qualcuno non gli proporrà proprio di creare un corpo speciale di agenti federali sul territorio indiano, che cambierà completamente la sua esistenza.
Leggere per credere! I primi due numeri del nostro Saguaro sono andati esauriti e altrettanto sta avvenendo per la terza puntata, intitolata “Il morso dl cobra”  . Perciò, non perdete tempo. Con soli euro 2,90  passerete una serata come se foste in Texas (anzi, no: in Arizona).

E adesso  riparliamo di me. Beh, perché no? E’ il mio Blog!
Quasi un anno e mezzo fa, per ragioni che ora mi sfuggono, vi proposi la lettura di un paio di capitoli di un mio “instant book” (che vuol dire libro  istantaneo e rinnovabile), rimasto inconcluso, ambientato tendenzialmente in almeno 7 Campionati mondiali di calcio, dal 1982 (Spagna) al 2006 (Germania), vinti dalla nostra Nazionale. La storia s’intitolava “Nieddukepighe” e raccontava le vicende un po’ astruse di un “venditore di morte”: un commerciante di armi proibite, che viene a sua volta colpito da un fulmine durante l’ultimo calcio di rigore di Fabio Grosso nella finale contro la Francia del 2006. e la sua anima finisce in unu “Liminarzu”, una sorta di Limbo, dove viene sottoposto a numerose reincarnazioni per salvare persone da lui stesso danneggiate. Insomma, un racconto un po’ astruso che non riuscivo a concludere decentemente, tanto da convincere un buon editore. Così l’ho messo da parte aspettando un’altra occasione,che si è presentata puntualmente durante i recenti Campionati Europei di Calcio di qualche mese fa, a Kiev. Proprio la delusione della sconfitta finale, mi ha spinto a rimetterci mano e riscrivere una nuova conclusione e un nuovo titolo: “L’ULTIMO CALCIO DI RIGORE (L’ITALIA  NEL PALLONE): un “istant book”, appunto che ho proposto direttamente  ad Amazon: un po’ per gioco e un po’ per scaramanzia. Beh,  non ci crederete, ma è andata. Il libro ora è già lì, alla portata di tutti, basta cliccare su:


e siete arrivati; poi, avrete a disposizione l’intero romanzo, da leggere e da commentare, se ne avrete voglia.

Chiudo qui, perché è già giorno e la famiglia si sveglia. Una buona giornata a tutti

  

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