13 settembre 2011
DI Mr. PARKINSON E D’ALTRO ANCORA.
Mettiamola così: dopo due mesi e passa di ricoveri, ecografie, tack, interventi, farmaci ed altro ancora, sia io che Iole abbiamo quasi accantonato il buon (si fa per dire) Mister Parkinson quale male minore, consentendo per altro al mio braccio destro di concentrare sul muscolo il fastidio peggiore, che ha di molto limitato la voglia di riprendere in mano il mio Blog per tutto questo tempo.
D’accordo, è solo una scusa come un’altra. Tanto più che ho ben capito che non chiosare del Mister di tanto in tanto significa sottovalutarne il peso determinante nel processo evolutivo della tarda età. Va a finire, insomma, che più lo ignori e più lui ti rende la vita quasi impossibile, perché per uno come me, abituato ormai da decenni a considerare il computer come mezzo professionale indispensabile a dare un po’ più di senso alla vita, questo braccio che si stracca come una baldracca (non male la rima, vero?) incomincia a preoccuparmi parecchio. Perché se non scrivo, poi cosa faccio? Leggo?! Beh, forse questa è davvero la volta buona.
Per esempio. Ricordate il “bugiardino” della 3^ o 4^ puntata di questo blog, quando dovetti leggere le controindicazioni del mio Ropinirolo, per le quali avrei dovuto verificare se il mio medico sapesse di se stesso: “ ° se è in gravidanza o pensa di esserlo; - ° se sta allattando al seno”, etc. etc. Beh, qui la situazione, sintatticamente e semanticamente, è ancora peggiore. Vi basti sapere che, a causa di un operazione alla vescica, ho dovuto prendere per qualche settimana un antibiotico decisamente micidiale: almeno a leggere il relativo foglietto illustrativo,di due sole facciate, che contengono non meno di 150/200 controindicazioni, che incominciano in modo perentorio così: Se deve prendere il Pruliflux– Non prenda il Pruliflux (nome fittizio). E questo è solo il primo segnale. Poi incomincia ad enumerare i i circa 200 malanni che m’impedirebbero categoricamente (e completamente a mio carico) di assumere l’antibiotico se... : *se è allergico al Pruliflux; *se ha meno di diciotto anni; *se è in stato di gravidanza o sta allattando al seno”... O katz! Ma è una vera persecuzione! E sta bene, lo ammetto: ne ho allattato quattro! Ma solo con il biberon.
L’elenco successivo contiene un’infinita serie di danni materiali e morali, tutti a mio carico, che vanno dalle “gravi reazioni cutanee” alle “infiammazioni dei tendini”, con conseguenze dannose al “tendine di Achille che può portare fino alla sua rottura”, proprio come accadde ai tempi di Troia e di qualche suo figlio; e poi ancora: “Severe reazioni solari con scottature” anche se non prendessi le pillole in spiaggia; “Diarrea,vomito, disturbi del sonno, riduzione dell’udito”... <<Scusi, ha preso le pastiglie oggi? – Come dice, scusi? - Ah sì! Le ha prese, bravo!>> Insomma, ho buttato via il Pruliflux e ho preso la Tachipirina.
Per le ragioni di cui sopra, non vedo più da due mesi il mio neurologo e non ho più controllato il mio Blog. Così oggi l’ho riaperto, sia pure con qualche difficoltà, perché avevo dimenticato la password, ed ho scoperto che è pieno di pubblicità sulle staminali, che io non ho richiesto, ma mi fa piacere che ci siano, perché significa che anche Google mi legge.
Per oggi ho già scritto molto. Prometto però che sarò più operativo nel prossimo futuro: Mister Parkinson permettendo (al mio braccio).
Colgo l’occasione per abbracciare, insieme a Iole, i nipoti texani: Grazia e Ralph, con i due splendidi figli che hanno illuminato la nostra estate. Un pizzicotto anche alla nipote “friulana” Stefania, che deve ancora decidere cosa fare del suo futuro.
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